Buongiorno. A maggio 2021 ho disdetto il contratto Wind intestato a mio marito deceduto improvvisamente nel novembre 2020. Tale disdetta è stata effettuata presso un negozio Wind e fra le altre cose,è stato allegato una copia del certificato di morte. Vi erano alcune fatture insolute relative al periodo dicembre 2020/maggio 2021 in quanto la banca aveva bloccato il cc intestato a mio marito in attesa della successione. Da un operatore Wind mi fu detto che niente era dovuto dalla data del decesso. A distanza di due anni, e senza nessun precedente,mi arriva invece una lettera di messa in mora con toni intimidatori da parte di un certo avv Laudante in cui oltre al saldo (con interessi) delle fatture di cui sopra mi si chiede anche il pagamento di una penale per recesso anticipato. Viste le motivazioni per cui è stato effettuato il recesso a mio avviso pare un vero e proprio abuso. Ho inviato diverse mail a l’indirizzo di posta di Wind ma non si degnano di rispondere.Si tratta di 100€ in totale (a fronteggiano e di circa 40€ di importo dei canoni mensili) che posso anche pagare …resta il comportamento disdicevole delll’azienda Wind.
Monica, dalla provincia di PI

Risposta:
Se la lettera ricevuta non è raccomandata AR, si astenga da qualunque interlocuzione, in quanto la comunicazione non ha valore legale. Altrimenti dovra valutare le procedure previste nel contratto a carico degli eredi per il recesso mortis causa.