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Rate Modem TIM
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Lettera 
29 maggio 2023 0:00
 
Buongiorno,
a marzo 2017 ho sottoscritto un contratto con TIm per la fornitura di una linea telefonica e fibra. L'offerta prevedeva, obbligatoriamente, la fornitura di un modem tim da pagare a rate. Dopo 1 anno ho chiesto il passaggio ad altro operatore, continuando, però, a pagare le rate del modem.
A seguito della sentenza del TAR N. 01200/2020 del 23/10/2019, resa nota il 28/01/2020, ho inviato a TIM una PEC (in data 15/05/2020), chiedendo, ai sensi del Regolamento UE n. 2015/2120 del 25/11/2015, della Delibera AGCOM n. 348/18 CONS del 02/08/2018 e della citata sentenza del TAR, la restituzione delle rate modem già pagate e lo storno delle rate rimanenti, unitamente alle istruzioni per la restituzione del modem. Non ho ricevuto alcuna risposta, né rimborso, ma TIM aveva cessato l'invio delle fatture relative al modem. Oggi, 23/05/2023, ricevo una chiamata da una società di recupero crediti per la riscossione delle rate residue del modem. Alla luce di quanto esposto, come devo regolarmi? Pagare quanto richiesto, o, in qualche modo, oppormi?
Virgilio, dalla provincia di RM

Risposta:
la sentenza e le norme che cita non sono proprio per il suo caso, in quanto stabiliscono il principio che, cessando un contratto in cui il modem non era stato acquistato si può restituire lo stesso e, quindi, non pagare le rate. E questo non è il suo caso, visto che il modem se l'è tenuto ed ha continuato a pagare.
 
 
 
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