Salve,
Sono passato da ADSL con Wind3 a fibra di altro operatore circa 50
giorni fa perché la Wind3 sin dall'inizio del contratto (2018) non ha
MAI rispettato la banda minima garantita dall'AGCOM.
In precedenza avevo anche realizzato le misure con il software Nemesys
dell'AGCOM che aveva riscontrato una violazione delle condizioni
contrattuali.
Avevo quindi inviato una PEC con il certificato dell'AGCOM alla Wind3
attraverso il sito dell'AGCOM e successivamente una PEC privata, e la
Wind3 aveva risposto in entrambi casi, senza dare le spiegazioni
richieste, che non esistevano anomalie.
Tre operatori del 159 mi hanno chiuso il telefono in faccia quando ho
chiesto spiegazioni.
Pochi giorni fa mi è arrivata una fattura della Wind3 che richiede 65
euro di costi cessazione servizio più 2 euro per una imposta di bollo
non ben definita.
Nel contratto generale di contratto della Wind è scritto chiaramente
che i costi di disattivazione in caso di migrazione sono di 35 euro e
non di 65 euro ma anche gli operatori della Wind3, mesi prima, mi
avevano detto che, in caso di produrre un certificato dell'AGCOM, non
ci sarebbero stati costi.
Ho inviato l'ennesima MESSA IN MORA alla Wind3 tramite PEC chiedendo
l'annullamento della fattura e la solita risposta, senza dare
spiegazioni, è stata che la richiesta non può essere evasa.
Mesi addietro mi avevano detto che se non avessi pagato l'ultima
bolletta mi avrebbero fatto bloccare il conto corrente: è davvero
possibile? Che fare?
Ovviamente non ho intenzione di pagare!
Altra anomalia: tutte le risposte della Wind3 mi arrivano sul mio
indirizzo di posta privato e non sulla PEC, e da un indirizzo non PEC
diverso da quello al quale ho scritto.
È un abuso ed è incredibile che questo tipo di società continui a
operare in Italia.
Mi potete aiutare?
Grazie in anticipo!
Fabio, dalla provincia di ME
Risposta:se la banda minima non era garantita, lei ha diritto di recedere senza costi. Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.