A giugno 2020 ho sottoscritto con WindTre un contratto linea
voce+fibra internet nel quale mi hanno obbligato a "comprare a
rate" il loro modem 6€ per 24 mesi. Ad aprile 2021 ho chiesto con
PEC il rimborso delle 10 rate versate e la sospensione delle
successive. Mi hanno risposto che :"la richiesta non è compatibile
con la mia offerta pertanto la richiesta non può essere accolta".
La loro risposta non è in contrasto con il Reg. UE2015/2120 del 5
/11/2005 e della Delibera Agicom 348/18 del 2/08/2018? In sintesi
mi devono restituire il versato e sospendere le rate successive?
Il modem deve essere dato in "concessione gratuita"? Come faccio a
fare valere il mio diritto se mi spetta?
Attendo, grazie
Arturo, dalla provincia di FG
Risposta:la questione gira su questa sua affermazione "mi hanno obbligato a comprare a rate". Può dimostrare questo obbligo? Nel caso, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.