Buongiorno, da diversi anni ho un contratto di fornitura fibra con TIM che loro definiscono linea fissa. Pagavo in media 70/80 euro mese. Lo scorso 29 giugno ho avuto la malaugurata idea di chiedere una sim dati con router mobile per la casa in affitto che avevo al mare. L'offerta si chiamava TIM deluxe dati con modem onda DM 100 5G a 19 euro al mese + 10 euro di attivazione sim e 2 euro di attivazione offerta. Da li è scaturito l'inferno. Dopo la mia richiesta al 191 passate diverse settimane senza notizie richiamo il 191 per informazioni e dicono che hanno più volte rimesso l'ordine per loro problemi. Il 15/7 mi arriva una email dove mi annunciano l'annullanento dell'ordine (come da mia richiesta??). Le comiche: io non avevo richiesto nessun annullamento. Nel frattempo però è sucesso qualcosa perché la fattura che ricevevo è cambiata: adesso invece che per linea fisso è diventata fattura unica, il pagemento con rid sparito sostituito con bollettino postale e con l'addebito di 100 euro di anticipo conversaioni e spese di produzione fattura perché adesso spediscono la bolletta per posta mentre prima la ricevevo digitale. Insomma modifiche che ho messo in relazione alla mia richiesta della sim dati. Qualche tempo dopo mi viene recapitata la sim e credo il modem (io non apro il pacchetto). Riamango stupito anche perché avevo già deciso una alternativa ma i pproblemi erano solo all'inizio. Mando varie Pec di contestazione alle quali non rispondono mai! Vedo a quel punto che nonostante avessero annullato l'ordine in realtà avevavo attivato la linea mobile. Faccio disdetta ma arrivano fatture di addebito esorbitanti. Una fattura di 493 euro con una voce "Saldo fattura recupero sconto terminali" di ben 387 euro. Ma quali terminali quale sconto. Adesso ho ricevuto una nota di debito di 318 per il modem che nonho mai usato ne mai userò. Insomma problemi.che non so come affrontare perché mi sembta di confrontarmi con un muro di gomma. Voi come potete aiutarmi ?
Grazie mille.
Paolo, dalla provincia di FI

Risposta:
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.