Buongiorno, a luglio del 2016, dopo aver ricevuto la bolletta TIM, dove era presente la voce"consegna elenchi", ho subito contatto la stessa TIM per disattivare l'opzione di invio elenchi. A settembre 2016 ho ottenuto il rimborso del costo dell'invio elenchi.
Con grande sorpresa a luglio 2017, mi ritrovo ancora l'opzione attiva e l'addebito del costo dell'invio elenchi (che tra l'altro non ho mai ricevuto). Alchè, dopo aver contatto TIM, l'operatore mi ha confermato di aver disattivato l'opzione e che avrei ricevuto il rimborso con la prossima fattura. Ad oggi, dopo 4 fatture e 4 contatti con TIM non ho ancora ricevuto nulla e, parlando con l'ultimo operatore, forse l'unico che aveva voglia di
lavorare, mi ha confermato che nonostante le mie precedenti richieste, nessuno aveva disattivato l'opzione. Ora sono ancora in attesa (dopo circa 6 mesi) di ottenere il rimborso.
In questa situazione posso richiedere il recesso del contratto senza penali e senza costi di distacco? Il mio contratto fibra prevede un costo di 90€ per il distacco.
Un'ultima domanda: nel caso cambi fornitore, il nuovo contratto dovrà partire con la fatturazione mensile o si applica ancora quella a 28 giorni?
Rimango in attesa di un Vostro consiglio
Stefano, da Corsico (MI)

Risposta:
non c'e' un'inadempienza contrattuale per cui chiedere il rispetto o, nel caso, la scissione del contratto, ma le e' stato solo aggiunto un servizio non richiesto. Di conseguenza non puo' scindere il contratto.
I contratti a 28 gg sono legali fino al 5 aprile: https://tlc.aduc.it/articolo/telefonia+addio+alle+fatturazioni+ogni+28+giorni_27209.php
poi no. Diversi operatori stanno gia' cambiando in quest periodo i contratti, comunicando aumenti (a compensazione del fatto che non potranno piu' fatturare ogni 4 settimane) e, di conseguenza, si puo' accettare o meno questo cambio senza dover pagare penali per scissione anticipata del contratto. Verifichi che cio' non sia anche il suo caso.