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Tim e costi ingiustificati
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Lettera 
3 aprile 2021 0:00
 
Buongiorno,
ho ricevuto una lettera di messa in mora da parte di TIM Spa in relazione al mancato pagamento di alcune fatture relative a una linea mobile intestata a società a responsabilità limitata. In data 15/04/2020 ho ricevuto una fattura per la linea mobile in cui era presente una voce di Ris. danno D.Lgs. 9 ott 2002 n. 231 per un valore di 40€. Ho contattato il servizio clienti e mi è stato risposto che tale Risarcimento era dovuto al ritardato pagamento di una precedente fattura, ma mi è stato assicurato sarebbe stato stornato nella fattura successiva.
Decido comunque di effettuare il trasferimento ad altro operatore.
Nella fattura successiva non trovo tale storno, e anzi riscontro un "Corrispettivo recesso servizi opz" per € 83,33 + iva.
Contatto nuovamente l'assistenza clienti per avere delucidazioni e mi viene spiegato che il contratto da me sottoscritto per la linea mobile
prevede tale penale in caso di passaggio ad altro operatore. Mi comunicano inoltre che i 40€ precedentemente contestati per il Ris.
Danno non sono rimborsabili.
Decido di sospendere i pagamenti e nelle fatture successive trovo ulteriori 40€ di Ris. Danno (altri 80€ totali) per due successive fatture.
Vorrei capire se vi sono margini di azione per poter contestare l'imputazione di 120€ complessivi attribuiti a Ris. Danno ed € 83,33+iva per il passaggio ad altro operatore.
Cordiali saluti.
Alessandro (FI)

Risposta:
per il passaggio ad altro operatore, dovrebbe verificare i costi sul contratto (è probabile che ci siano). Per le altre questioni, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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