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TIM (modem)
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Lettera 
27 aprile 2023 0:00
 
Salve, mi sono appena iscritto, e vorrei proporvi un quesito.
stipulai un contratto di fibra ottica con TIM circa un anno fa, per una cifra mensile di circa 22 euro, tutto compreso.
la prima bolletta fu leggermente più alta delle condizioni contrattuali e la pagai, la seconda fattura fu più del doppio contrattuale, stante ciò la pagai (venni rassicurato da un operatore del call center che ci sarebbe stato uno storno sulla prossima bolletta, la terza), infine arrivò la terza fattura, di
circa il doppio contrattuale e senza alcuno storno.
A questo punto decisi di fare disdetta tramite il passaggio con codice di migrazione ad un altro operatore, il quale mi confermò che non dovevo fare altro.
Ad oggi, dopo circa un anno, ricevo una telefonata da un recupero crediti, che mi comunica che devo pagare alla TIM un totale di 792 euro ripartiti in 392 euro in fatture non pagate (si hanno continuato a fatturare nonostante la mia migrazione ad altro operatore..) e 400 euro di penale per non aver restituito il modem entro 14 gg lavorativi.
Stipulai il contratto in un centro commerciale dove l'operatore mi fece firmare in tutta fretta dei moduli con delle scritte piccolissime (quasi illeggibili) e mi rassicurò sul fatto che fosse un contratto standard e di non preoccuparmi.
Non sapevo di dover riconsegnare il modem, o meglio ero onestamente convinto che mi avrebbero avvisato loro per un ritiro o una riconsegna da parte mia, dandomi gli estremi, ma così non è avvenuto in quanto non ho mai ricevuto alcun avviso, ne prima dei 14 giorni, ne dopo.
La mia domanda è la seguente:
Come mi devo muovere in questo caso? considerando che non mi sembra affatto giusto pagare soprattutto una cifra del genere.
Grazie in anticipo.
Fabio, dalla provincia di VA

Risposta:
la sollecitazione che ha ricevuto non ha valore legale e le consigliamo di ignorarla. Formalmente potrà replicare solo in presenza di pretesa tramite raccomandata A/R o pec.
Consideri che, comunque, lei ha ragione e potrebbe anche pretendere il rimborso di quanto pagato in più rispetto a quanto previsto in contratto (se così fosse... altrimenti valuti una denuncia per truffa nei confronti del commerciante).
Probabilmente, invece, ha torto sul modem che, è quasi certo, in contratto fosse previsto che lei lo avesse acquistato e lo stava pagando a rate. Disdetto il contratto avrebbe dovuto pagare il restante in un'unica soluzione oppure avrebbe dovuto continuare a pagare le rate fino a estinzione delle stesse.
Nel caso, facendo tesoro di quanto sopra, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
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