Ad agosto 2020 ho scoperto di avere una linea fissa a mio nome mai
richiesta attiva da febbraio 2020. Ho immediatamente proceduto a
chiedere la disattivazione via raccomandata, ma ho continuato a ricevere
bollette. Ogni volta che ciò è successo ho provveduto a mandare reclami
sia via raccomandata che via pec, chiedendo la disattivazione della
linea ed il rimborso delle bollette pagate involontariamente causa
domiciliazione bancaria. Talvolta non ho ricevuto risposta, talaltre mi
è stato detto che i miei reclami non erano conformi per mancanza di
documenti, ed ho proceduto immediatamente ad integrarli. Più di una
volta mi è stato confermato che la disattivazione era finalmente
avvenuta, e che il rimborso mi sarebbe spettato. Oggi sono stata
contattata da un operatrice che ha affermato che la linea è stata
disattivata ma non per mia richiesta, bensì per insolvenza, da risolvere
tramite agenzia di recupero crediti. Sostiene che la disattivazione non
sia mai andata a buon fine poiché ad uno dei miei reclami conformi è
seguita una conversazione con operatore (che confermo) e che alla
richiesta di registrare vocalmente la mia volontà di recedere il
contratto io abbia rifiutato, declinando così la disattivazione della
linea. Questo non è mai avvenuto. Come posso agire? Per 12 mesi
ininterrotti ho cercato di disdire la linea in ogni modo possibile:
pagare per un'utenza della quale non ho usufruito, nonostante abbia una
profusione di prove che attestano quale fosse la mia volontà ed in quale
date lontane la abbia espressa mi sembra estremamente ingiusto ed
umiliante, nonché totalmente irrispettoso per il tempo, la fatica e
l'individualità del consumatore. Doverlo fare perché un operatore ha
dichiarato il falso mi sembra illegale. Attendo vostra risposta nella
speranza di conoscere le possibilità verso le quali potermi rivolgere.
Cari saluti
Maddalena, dalla provincia di FI
Risposta:questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.