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Vodafone. Recesso mortis causa ignorato
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Lettera 
7 luglio 2021 0:00
 
Salve gentilissimi,
più di un mese fa ho inviato una pec a [email protected] (come da accordi con un'operatrice) per richiedere la cessazione della linea fissa Vodafone/Teletu mortis causa. La pec era corredata da tutta la documentazione: richiesta di recesso dettagliata, certificato di morte, carta identità/codice fiscale della sottoscritta e della de cuius. Dopo un po' ho iniziato a sollecitare per avere notizie: prima mi è stato ripetuto che la pratica era in lavorazione; invece ieri, dopo la mia ennesima richiesta, sono stata ricontattata da un'operatrice Teletu la quale ha affermato che nel reparto Vodafone preposto non riescono a trovare la pec da me inviata. L'indirizzo è corretto e ho le prove di accettazione e consegna. Ho inviato anche un sollecito (sempre via pec) allegando la ricevuta di consegna della pec precedente che contiene anche tutti i documenti da me allegati ma tutto tace. Oggi ho inviato un nuovo sollecito tramite pec, allegando il materiale probatorio in mio possesso e chiedendo l'adempimento entro 48 ore (ho inserito anche Voi per conoscenza). Non so più che fare. Grazie in anticipo, cordiali saluti.
Gianfranca, dalla provincia di NU

Risposta:
non deve fare più nulla. E' sufficiente la prima pec che ha inviato con tutta la documentazione del caso. Ovviamente non usi più il servizio anche se continua ad essere attivo. Se dovessero chiederle importi oltre quelli stabiliti e oltre i termini della cessazione (30 giorni dalla ricezione della richiesta), questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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