Salve, nel 2012 sono stata intestataria di una SIM dati annuale Vodafone, pagata con carta di credito. Alla scadenza pensavo che si disattivasse automaticamente, ma invece, avendo subito ulteriori 2 prelievi mensili da 12 euro, riuscivo a parlare con un operatore e (pensavo) a eliminare qualsiasi dipendenza da Vodafone. Questo accadeva ad Agosto del 2013.
Più di 6 anni dopo, il 26 settembre 2019, mi accorgo di un addebito contrassegnato come "domiciliazione" e "ricorrente"di 5,97 euro da parte di Vodafone.
Sono andata al negozio dove ho appreso che moltissimi prima di me avevano riscontrato questo tipo di prelievi (indebiti) e mi è stato detto che Vodafone ha deciso di far pagare tutte le SIM abbonamenti, comprese quelle non attive, con criteri che non è dato sapere.
Ovviamente ho cercato di chiarire con Vodafone, senza successo.
Vi chiedo:
1) se si possa agire così senza informare gli interessati. Al negozio ho saputo che avevano pubblicato un'informativa sul sito.
Sito che, non essendo cliente Vodafone da 6 anni, non sono andata a guardare
2) se si possa tacere per 6 anni e poi direttamente prendere i soldi dalla carta di credito. Non c'è una prescrizione?
3) se Vodafone è obbligata o no a interagire tramite PEC. A quanto capisco vogliono raccomandata A/R, sicuramente per scoraggiare e prendere tempo e per estorcere più soldi.
E' mia intenzione presentare un esposto(? o denuncia?) per truffa.
Sarebbe il caso di fare una class action, visti i volumi di utenti su cui Vodafone sta lucrando in modo illegale.
Vi ringrazio per l'aiuto
allego la chat scambiata con Vodafone nel 2013
Paola, dalla provincia di RM
Risposta:si dimentichi la class action (impraticabile in Italia) e, considerando che la prescrizione del suo credito (che è tale a tutti gli effetti visto che aveva chiuso il rapporto con loro) è di cinque annni, intimi il rimborso degli ultimi cinque anni. Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.