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Wind e le fatture a oltranza
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Lettera 
4 aprile 2020 0:00
 
Buongiorno. Dopo diversi anni con Wind, a luglio 2018 ho fatto richiesta di passaggio a Tiscali per la linea fissa di casa. Il passaggio è avvenuto fra il 20 e il 21/09/2018. Wind ha continuato a ritenermi cliente per altri 6 mesi e a mandarmi fatture riferite a periodi di fatturazione bimestrali fino al 21/03/2019 (il caso ha voluto che i bimestri Wind fossero datati dal giorno 22 al 21, così ci ho rimesso solo 1 giorno). Avendo pagato tutto i dovuto, per tutelarmi, ho disattivato la domiciliazione delle fatture in banca e, a dicembre 2018, ho segnalato a Wind l'anomalia via PEC. A febbraio 2019 si è ripetuta la situazione e ho risegnalato il problema, sempre via PEC. Fra febbraio e aprile 2019 ho ricevuto le 2 risposte di reclamo accolto in cui mi si dice che, se ho pagato qualcosa, mi verrà reso e, se non ho pagato, va bene così. È stato un errore e nulla devo a Wind. Perfetto. Solo che chi mi ha risposto non ha fatto nulla per fermare la macchina impazzita Wind. Arriva anche una 3ª fattura, da pagare entro maggio, riferita al bimestre gennaio-marzo 2019. A maggio ricevo inoltre una raccomandata in cui mi si minaccia di compiere azioni legali contro di me perché non ho pagato le fatture di quei 6 mesi. In poche parole, mi hanno dato ragione, ma non hanno mai chiuso la pratica e messo a posto le cose. Il 28/05/2019 scrivo una nuova PEC a Wind, in cui faccio la cronologia completa dell'accaduto, dimostro quanto sostengo con date, riferimenti, fatture, tabulati di Tiscali a partire dalla data di cessato servizio di Wind e chiedo che la facciano finita con questa persecuzione. Finalmente, tutto tace. Arriviamo al 2020. A gennaio mi fanno scirvere da un ufficio di riscossione crediti (Maran), che prova anche a parlarmi al telefono, indovinate per cosa? Anche a loro ridimostro che il servizio era cessato, che il mio reclamo era già stato accolto, dico che non tratto l'argomento per telefono perché voglio le prove scritte di tutto. Hanno continuato a chiamarmi, anche sul cellulare di mia madre che non è mia convivente e la cui SIM è intestata a lei, non a me (La privacy? Le prove a loro favore?). A questo punto ho scritto loro un ultima lettera, inasprendo i toni e chiedendogli con che diritto fanno tutto ciò. Non ho mai ricevuto una risposta. Ieri, 30/03/2020, mia moglie ha chiamato il 159 per segnalare un guasto alla linea di mio suocero. Una voce registrata le ha detto "gentile cliente" (ma se non siamo più clienti da 1 anno e mezzo né per fisso, né per cellulari!!!) e le ha ricordato il nostro debito con Wind. Wind tiene le pratiche aperte anche dopo aver rassicurato il cliente e accolto i reclami e fornisce i miei dati a uffici terzi, che ne abusano. Come posso pretendere che chiudano la pratica e mi dimostrino di averlo fatto? Ho diritto a un risarcimento per questa persecuzione infondata? Io non sono mai stato debitore di 1 solo cent con nessuno, amo il quieto vivere e questa situazione mi turba non poco. Grazie del vostro prezioso aiuto.
Alessandro, dalla provincia di GE

Risposta:
Il gestore, presunto creditore, ha ceduto il "titolo" ad una agenzia di recupero credito, che le sta sollecitando pagamenti indebiti, con i consueti scorretti metodi in uso nella categoria. Il nostro consiglio é ignorarli, nelle forme non ufficiali, vocali o telematiche (alcuni filtri inibiscono la notifica delle chiamate o degli invii), in quanto prive di ogni valore giuridico.
 
 
 
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