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Wind Tre. Servizi aggiuntivi spacciati per modifiche contrattuali
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Lettera 
3 marzo 2023 0:00
 
Buongiorno, mi sono trovato un cambiamento di offerta sul numero di cellulare di mia moglie, che fa riferimento a me e alla mia carta di credito, da € 8,99 al mese a € 10,99. Qui sotto il testo della PEC di risposta alla mia contestazione: Codice Cliente: [xxxx] Gentile [xxxx], in riferimento alla tua segnalazione del [03/02/2023 ], identificata con numero [xxxx] e relativa al numero [xxxxx ] ti comunichiamo di aver effettuato le opportune verifiche dalle quali è emerso che in data 22/11/2022 ti abbiamo comunicato le modifiche contrattuali alle quali potevi non aderire entro 30 gg dalla ricezione del sms. Pertanto non è possibile accogliere la tua richiesta. Per gestire la tua linea in ogni momento, accedi o registrati alla nostra AREA CLIENTI WINDTRE e scarica l'APP dal link https://www.windtre.it/guida-app/. Cordiali saluti. Servizio Clienti WINDTRE Ho risposto con una PEC di messa in mora come consigliate nell'articolo che vi ho allegato e che ho allegato anche alla PEC di messa in mora. Ieri però, per la seconda volta, mi hanno addebitato il nuovo costo dell'offerta 10,99. Tra l'altro mia moglie, a cui è in uso il numero in oggetto, non ricorda di aver ricevuto tale comunicazione. Sappiamo bene che sono dei mascalzoni vestiti da manager. Cosa posso fare, se non mi ripristinano l'offerta precedente e mi restituiscono i 4,00 euro rubati? Posso recedere dall'offerta (pare senza costi aggiuntivi) e cambiare compagnia, ma non vorrei lasciare loro neanche un centesimo. e poi anche le altre compagnie non traboccano di santi. Grazie mille se potete aiutarmi. Cordiali saluti
Tito, dalla provincia di CO

Risposta:
se realmente lei non ha ricevuto comunicazione di dover comunicare la sua non accettazione del contratto, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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