Buongiorno,
mi sono trovato un cambiamento di offerta sul numero di cellulare di
mia moglie, che fa riferimento a me e alla mia carta di credito, da €
8,99 al mese a € 10,99. Qui sotto il testo della PEC di risposta alla
mia contestazione:
Codice Cliente: [xxxx]
Gentile [xxxx],
in riferimento alla tua segnalazione del [03/02/2023 ], identificata
con numero [xxxx] e relativa al numero [xxxxx ] ti
comunichiamo di aver effettuato le opportune verifiche dalle quali è
emerso che in data 22/11/2022 ti abbiamo comunicato le modifiche
contrattuali alle quali potevi non aderire entro 30 gg dalla ricezione
del sms.
Pertanto non è possibile accogliere la tua richiesta.
Per gestire la tua linea in ogni momento, accedi o registrati alla
nostra AREA CLIENTI WINDTRE e scarica l'APP dal link
https://www.windtre.it/guida-app/.
Cordiali saluti.
Servizio Clienti WINDTRE
Ho risposto con una PEC di messa in mora come consigliate
nell'articolo che vi ho allegato e che ho allegato anche alla PEC di
messa in mora.
Ieri però, per la seconda volta, mi hanno addebitato il nuovo costo
dell'offerta 10,99.
Tra l'altro mia moglie, a cui è in uso il numero in oggetto, non
ricorda di aver ricevuto tale comunicazione.
Sappiamo bene che sono dei mascalzoni vestiti da manager.
Cosa posso fare, se non mi ripristinano l'offerta precedente e mi
restituiscono i 4,00 euro rubati?
Posso recedere dall'offerta (pare senza costi aggiuntivi) e cambiare
compagnia, ma non vorrei lasciare loro neanche un centesimo. e poi
anche le altre compagnie non traboccano di santi.
Grazie mille se potete aiutarmi.
Cordiali saluti
Tito, dalla provincia di CO
Risposta:se realmente lei non ha ricevuto comunicazione di dover comunicare la sua non accettazione del contratto, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con
raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il
Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.