Buongiorno, nel 2015 ho iniziato i lavori di
ristrutturazione di villetta. Per usufruire
dell'allaccio dell'energia elettrica da cantiere,
l'Enel ha preteso la variazione di residenza.
Premetto che sono sposato e nel periodo dei lavori ho
abitato nella casa coniugale nella quale il canone
viene regolarmente pagato da mia moglie.
Nella casa in ristrutturazione non vi è alcun
apparecchio televisivo e neppure l'impianto di
ricezione montato nel 2019.
Mi viene richiesto il pagamento unicamente perché ci
si basa sulla residenza e non sul possesso....
l'abitazione era davvero un cantiere senza pavimenti,
finestre e bagni figuriamoci se potevo possedere un
televisore.....tutto questo è stato già dichiarato e
opportunamente documentato con SCIA e licenze
edilizie...
Dal 01/01/2020 risiedo stabilmente e pago regolarmente
il canone...
A mio parere, per legge, manca il requisito principale
per la richiesta che rappresenterebbe una palese
duplicazione e violazione della norma.
Saluti
Nicola, dalla provincia di CB
Risposta:no, non ci si basa sul possesso e basta, ma sul possesso lì dove si è residenti, dovendo pagare un unico canone per ogni nucleo famigliare, indipendentemente dal numero di apparecchi che lo stesso nucleo possiede e dai diversi domicili dello stesso.
Le esenzioni per il pagamento dell'imposta/canone non scattano però in automatico, ma bisogna chiederle. Quindi, se lei non possiede un apparecchio lì dove è la sua residenza, deve presentare la specifica domanda di esenzione e, nel caso, anche di rimborso. Qui il settore specifico sul canone Rai con la modulistica e i link del caso all'Agenzia delle Entrate:
http://tlc.aduc.it/rai/