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Consultazione pubblica sulla introduzione di tecnologie di tipo Broadband Wireless Access (BWA) nella banda a 3.5 GHz
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Documento 
5 febbraio 2007 0:00
 
1. Soggetto rispondente e profili di interesse
L'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) ha elaborato il presente documento come risposta alla consultazione pubblica indetta dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) con delibera n. 644/06/CONS, avente ad oggetto l'introduzione di tecnologie di tipo Broadband Wireless Access (BWA) nella banda a 3.5 GHz.
ADUC - al fine di far pervenire informazioni in merito al grado di interesse per la citata banda, alle caratteristiche dei servizi e delle reti - vuole esprimere la propria posizione sul "Worldwide Interoperability for Microwave Access", meglio noto come WiMax, con particolare riguardo ai profili afferenti alla tutela dei consumatori, degli utenti e della salute pubblica.
Sono stati individuati alcuni temi e, per ciascuno di essi, sono state formulate osservazioni su taluni dei punti di interesse enucleati nell'allegato B della sopra citata delibera.

2. Risposta alla consultazione pubblica
2.1. Un mercato concorrenziale a benefizio dei consumatori

Gli interessi del cittadino-consumatore possono essere garantiti solo in un mercato concorrenziale. Per questo è necessario rimuovere gli ostacoli e le barriere posti all'ingresso del mercato delle comunicazioni elettroniche, sempre più mobile e wireless.
Con l'obiettivo di assicurare una effettiva concorrenza, è necessario in questa fase favorire l'ingresso di nuovi operatori e contestualmente gestire la posizione dei c.d. incumbent, ossia dei soggetti già presenti nel settore delle telecomunicazioni. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla posizione degli operatori che dispongono di infrastrutture di rete via cavo e dei soggetti che detengono notevole forza di mercato o condizioni di vantaggio competitivo nella fornitura di reti di accesso.
I nuovi operatori, dunque, dovranno essere favoriti nell'assegnazione dei lotti di frequenza.
Per favorire altresì il pluralismo dell'informazione e lo sviluppo di nuove imprese nel mercato della produzione dei contenuti, le offerte degli operatori che parteciperanno alle aste dovranno esplicitamente assicurare che le condizioni economiche degli utenti finali saranno eque ed economicamente sostenibili.
A ciascun operatore dovrà essere imposta la gratuità nella gestione dell'utenza nelle fasi di migrazione "da" e "verso" altri operatori del mercato. A tutti gli operatori di rete e ai fornitori dei servizi dovrà essere riconosciuto il diritto di collegare le proprie reti e i rispettivi servizi alla rete eventualmente già esistente, nei punti di interconnessione richiesti.
Pare opportuna un'azione comune di AGCOM e dell'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, al fine di prevedere specifiche misure volte ad assicurare un'effettiva concorrenza nel mercato dell'accesso alle reti ed ai servizi di telecomunicazioni.

2.2. Servizi e applicazioni della tecnologia
WiMax rappresenta una tecnologia di telecomunicazione dalle infinite applicazioni. Ogni progetto focalizzato esclusivamente sul settore della telefonia deve, dunque, essere esclusa.
La priorità è essenzialmente quella di proseguire il cammino verso la completa copertura del territorio nazionale relativamente all'accesso a banda larga ai servizi della società dell'Informazione (peraltro, il mercato della telefonia, sia fissa sia mobile, è destinata a "viaggiare" in digitale via web). Ogni decisione e strategia perseguita con l'allocazione delle licenze per lo sfruttamento della banda a 3,5 GHz deve, dunque, mirare all'abbattimento del digital divide.
Tecnologie come WiMax e Hiperlan sono in grado di estendere il raggio d'azione di ogni Access point, da poche decine di metri delle reti Wi-Fi a diversi chilometri. Questo aumento del raggio d'azione, unito all'elevata capacità di trasmissione, rende questi sistemi idonei alla realizzazione di quelle che vengono definite Wireless Metropolitan Area Network (WMAN), reti wireless in grado di offrire connettività agli utenti di un'intera area urbana.
Inoltre il WiMax potrà realizzare collegamenti punto a punto tra entità fisse - come, ad esempio, pubbliche amministrazioni, aziende, Istituti di credito - che decidano di collegare, tra loro e con la sede principale, i propri uffici decentrati, così migliorando efficienza e qualità dei servizi agli utenti.
Muovendo dalla constatazione che i piccoli comuni e agglomerati urbani non verranno mai cablati con fibra ottica, semplicemente perchè non conveniente per gli attuali operatori, il WiMax può rappresentare dunque l'unica soluzione per la diffusione capillare dell'accesso alla Rete.
Dovranno dunque essere favorire le offerte che prevedano la copertura di ampie estensioni di zone territorialmente disagiate e non raggiunte dal cablaggio in fibra ottica, eventualmente anche prescrivendo agli aggiudicatari delle licenze di investire almeno il 50% delle risorse sul territorio non compreso nelle circoscrizioni comunali dei capoluoghi di provincia. Questa percentuale dovrebbe essere notevolmente superiore per gli operatori già in possesso di infrastrutture via cavo.
Per gli usi pubblici e di pubblica utilità dovrebbe essere riservata una parte non residuale della banda. In alternativa, si potrebbe prevedere l'obbligo per gli operatori aggiudicatari di fornire accesso gratuito, o comunque a condizioni particolarmente vantaggiose, a soggetti pubblici e soggetti privati che svolgano determinate attività di rilevanza pubblica.

2.3. Pianificazione geografica
Quanto alla pianificazione dei diritti d'uso, è essenziale (i) che geograficamente non si configuri una discriminazione quanto ai costi imposti all'utenza; (ii) che sia garantita una copertura delle aree ancora non servite dall'infrastruttura via cavo.
È opportuno prevedere meccanismi che impediscano accordi tra gli operatori per la spartizione del territorio talché, da un lato, sia favorita la condivisione delle infrastrutture di rete, così da abbatterne i costi di realizzazione e manutenzione, e, dall'altro lato, si realizzi una effettiva concorrenza. Inoltre si dovrebbe prevedere un coordinamento a livello nazionale delle iniziative di finanziamento pubblico disposte dagli Enti territoriali (Regioni, Province, Comuni), al fine di incentivare gli investimenti nella tecnologia WiMax in modo uniforme su tutto il territorio.

2.4. Coordinamento istituzionale
La trasversalità della tecnologia impone un coordinamento tra i Ministeri e le Istituzioni interessati dalle future applicazione del WiMax.
In fase di aggiudicazione delle frequenze e di regolamentazione nell'uso della banda 3,5 GHz sembra opportuno che l'AGCOM e il Ministero delle comunicazioni favoriscano un processo costruttivo istituzionale con altri Ministeri.
Si pensi, a mero titolo esemplificativo, all'impiego dei servizi di connettività a banda larga da parte degli Enti locali per l'erogazione telematica dei servizi ai cittadini, all'interconnessione dei sistemi informativi all'interno del Sistema Sanitario Nazionale e tra i diversi presidi ospedalieri, alla necessità di garantire alle scuole un'efficiente e tendenzialmente gratuita connessione ad Internet, o, infine, ai servizi di assistenza e di protezione civile in ambito cittadino, rurale e montano.
Da queste considerazioni, si ritiene indispensabile un coordinamento tra il Ministero delle comunicazioni e i Ministri dei settori interessati direttamente dall'introduzione di questa nuova tecnologia di telecomunicazione: il Dipartimento per le innovazioni e le riforme nella Pubblica Amministrazione, il Ministero della Salute, il Ministero della Pubblica Istruzione. Le Istituzioni dovrebbero poter predisporre delle ipotesi di intesa al fine di regolare e gestire parte dei lotti di frequenza e delle licenze individuali in modo tale che: (i) il costo complessivo per l'aggiudicazione della licenza sarà più basso e, dunque, tendenzialmente i costi per gli utenti finali saranno più contenuti; (ii) ciascun Ministero o Dipartimento potrà veicolare parte delle proprie attività in questa fase di aggiudicazione e gestione delle licenze, con risparmio di costi e anticipazione dei tempi di realizzazione dei relativi progetti (si pensi, ad esempio, all'avanzamento dei piani di e-government).

2.5. Efficienza delle reti
Quanto ad una standardizzazione delle strutture, è opportuna e necessaria una scelta governativa sulle regole tecniche e gli standard che gli operatori dovranno rispettare per assicurare il massimo grado di interoperabilità e cooperazione tra i sistemi e le reti. Questo peraltro eviterebbe comportamenti anticoncorrenziali nel caso in cui uno o più operatori "forti" imponessero i propri standard.
Gli operatori dovranno essere incentivati a siglare tra loro accordi di peering al fine di scambiare traffico tra le diverse reti e, così, valorizzare le potenzialità delle trasmissioni radio, a beneficio dei consumatori finali. Inoltre dovranno essere predisposte misure che impongano, o comunque favoriscano, l'aggregazione degli operatori in punti di interscambio.
Il raggiungimento di alti livelli di efficienza nel settore delle telecomunicazioni sarà possibile solamente con il completamento della copertura di accesso alla Rete, con lo sviluppo di reti di nuova generazione e con la valorizzazione della convergenza tecnologica e della mobilità, sempre più al centro del processo evolutivo di Internet.

2.6. Sicurezza della rete e dei dati
I problemi di sicurezza insiti nella trasmissioni radio sono noti da tempo. È risaputo che per accedere ad una rete cablata è necessario trovare una presa di rete disponibile ed inserirvi fisicamente un cavo. Con le reti wireless questo non è più necessario in quanto i punti fisici di accesso sono sostituiti dagli "Access Point", ai quali è possibile collegarsi da un qualunque luogo compreso nel suo raggio d'azione. Viste le potenzialità del WiMax e lo sviluppo dei servizi di telefonia over IP, i profili di sicurezza di questa tipologia di rete wireless devono essere presi attentamente in considerazione.
Premesso che nessun sistema di sicurezza a livello di canale di collegamento è in grado di proteggere i livelli superiori del sistema di trasmissione, è chiaro come la protezione di una rete WiMax debba essere assicurata non solo tramite protocolli WPA/WPA2, ma debba presupporre l'introduzione di politiche di sicurezza anche a livelli superiori (credenziali di autenticazione per gli utenti, restrizione delle possibilità di utilizzo delle risorse in rete, passphrase a rotazione, ecc.).
Altro rischio da considerare è il c.d. "denial of service". Qualunque protocollo di sicurezza adottato dal canale non è in grado di proteggere da attacchi o da malfunzionamenti del mezzo fisico (come il radio frequency jamming, disturbo in radiofrequenza che impedisce la corretta trasmissione dei dati). Sarà dunque fondamentale definire i requisiti di disponibilità del servizio reso dalla rete WiMax ed eventualmente prevedere una linea di backup wired.
Visti i rilevanti profili di sicurezza dei dati personali degli utenti trasmessi via radio, pare opportuno un tavolo di confronto con l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

2.7. Obblighi associati ai diritti d'uso delle frequenze
Entro un termine predeterminato (ad esempio, 24 mesi) dal rilascio della licenza, gli aggiudicatari devono essere tenuti ad installare e fornire la rete radio a banda larga e a utilizzare le radiofrequenze assegnate nella misura di almeno il 30% dei comuni capoluogo di provincia e di almeno il 50% delle zone rurali di ciascuna delle aree di estensione geografica ove siano assegnatari di frequenze.
Devono essere previsti e regolati gli obblighi di interconnessione ed interoperabilità, anche transfrontaliera, muovendo dalle previsioni di cui alla delibera dell'AGCOM 1/CIR/98 del 24 luglio 1998 e dalle direttive comunitarie 90/387/CE e 97/33/CE. Condizioni di interconnessione ed interoperabilità eque, proporzionali e non discriminatorie sono essenziali al fine di incentivare lo sviluppo di mercati aperti e concorrenziali.

2.8. Tutela dell'ambiente e della salute pubblica
La allocazione dei lotti di frequenza non può essere imputata ad una mera ottica di mercato. È necessario adottare una logica di "beauty contest", nella quale le offerte presentate non siano solo valutare da un punto di vista economico, bensì anche e soprattutto con riferimento al plus valore che gli operatori possono apportare all'utenza e alla collettività.
Gli aggiudicati dovranno rispettare le vigenti norme in materia urbanistica, antinfortunistica, paesaggistica, ambientale, di igiene del lavoro, nonché i valori limite del campo elettromagnetico per la tutela della salute pubblica.
In applicazione dell'art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo e come interesse della collettività, nonché della Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e del principio di precauzione di cui all'art.174 del Trattato U.E., ulteriore parametro di valutazione delle offerte dovrà essere la previsione di misure e procedure per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente.
A tal proposito il Governo dovrà intervenire sui limiti massimi di esposizione dei cittadini e dei lavoratori dai campi elettromagnetici in bassa e in alta frequenza.
Dovrebbero, dunque, essere previsti:
(i) meccanismi di monitoraggio delle emissione, attraverso la trasmissione dei relativi dati ad uno o più centri di elaborazione, anche a livello locale o regionale; (ii) procedure di coordinamento a livello locale per l'installazione e la condivisione delle antenne riceventi e trasmittenti;
(iii) il rispetto di ogni disciplina in materia (edilizia, ambientale, valutazione di impatto ambientale, e così via);
(iv) l'adozione di ulteriori ed opportuni strumenti (lettori delle variazioni dei campi elettromagnetici; centraline fisse sul territorio per il monitoraggio delle emissioni; mappatura delle sorgenti dei campi elettromagnetici; controllo delle emissioni elettromagnetiche; delocalizzazione dei dispositivi trasmittenti in luoghi distanti da abitazioni; ecc.).

3. Considerazioni e proposte conclusive
L'ingresso del WiMax è valutato positivamente in quanto rappresenta una fase decisiva per il progresso del Paese. Le suesposte considerazioni vogliono sollecitare le Istituzioni alla valorizzazione di un mercato delle telecomunicazioni, nel quale siano presi in esame sia i profili economici, sia gli aspetti sociali derivanti dalle applicazioni tecnologiche.
Si invitano le Istituzioni a guidare questo passaggio con grande attenzione verso le istanze della comunità civile. ADUC, a tal fine, si rende pienamente disponibile a collaborare con AGCOM e il Ministero delle comunicazioni, riservandosi di avviare ulteriori iniziative di sensibilizzazione, anche in sede legislativa.
Ogni futura regolamentazione dovrà fondarsi sul presupposto che il libero mercato e un'effettiva concorrenza sono i principali strumenti di regolazione del mercato delle comunicazioni elettroniche. Lo strumento normativo dovrà, dunque, essere commisurato a questo obiettivo cruciale, anche al fine di riconoscere e tutelare giuridicamente l'accesso al World Wide Web come "servizio universale".
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS